Villa a Sesta

Le prime notizie su una località denominata Sexta, “dove già fu un castello”, si trovano in un documento dei canonici senesi del 1079. Si trattava, con ogni probabilità, del villaggio di Sesta, poi Villa a Sesta.

Villa a Sesta
Municipium

Descrizione

Le prime notizie su una località denominata Sexta, “dove già fu un castello”, si trovano in un documento dei canonici senesi del 1079. Si trattava, con ogni probabilità, del villaggio di Sesta, poi Villa a Sesta o anche, come spesso viene definito nelle fonti medievali (nel dettaglio: da Rationes Decimarum 1278--.1303), Santa Maria di Sesta, dal titolo della Chiesa consacrata intorno al 1124. Il possedimento apparteneva ai conti della Berardenga.

Una chiesa di S.Maria a Villa a Sesta è ricordata fin dall’VIII secolo come suffraganea della Pieve di San Felice. Da segnalare una madonna di Jacopo della Quercia custodita all’interno dell’edificio. La zona di Villa a Sesta risulta essere villaggio da 25 secoli.

In uno scritto del 1177 si parlava inoltre del castello di Sesta, detto poi Sestaccia, che sovrastava un paesetto posto presso le sorgenti dell’Ombrone, Villa a Sesta appunto. Non è nota la relazione istituzionale tra il villaggio di Sesta e l’attuale Sestaccia, poco più di un chilometro a Nord, dove sono i reperti del castello. Sappiamo tuttavia che qui vi era ancora, a metà del Cinquecento, un fortilizio posto sul confine del contado senese. Si trattava certamente di uno dei fortilizi più belli, originali e significativi della Berardenga; nel 1422 gli unici castelli del contado dove Siena manteneva i propri soldati erano Casole e Sesta. Le murature di Sesta sono pressochè originali.

Villa a Sesta dette i natali a Francesco Valenti Serini (1795-1872), studioso di medicina ed appassionato botanico, che realizzò una collezione, oggi conservata presso il museo dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena, di circa 2000 pezzi in terracotta raffiguranti le varie specie di funghi.

 

English version:

The earliest mention of a placed called Sexta, “where there was already a castle,” are found in a Sienese canonical document from 1079. In all likelihood, it was the village of Sesta, later known as Villa a Sesta or, as it is often called in medieval sources (specifically, the Rationes Decimarum 1278--.1303), Santa Maria di Sesta, for the church consecrated around 1124. The property belonged to the Berardenga Counts.

A church of S.Maria in Villa a Sesta was mentioned as early as the 8th century as a suffragan of the Parish of San Felice. Notably, a Madonna by Jacopo della Quercia was found in the building. The zone of Villa a Sesta has been a village for 25 centuries.

Description: A written source from 1177 also spoke of the castle of Sesta, later called Sestaccia, that stood above a small village near the source of the Ombrone River - Villa a Sesta. Nothing is known of the institutional relationship between the village of Sesta and the current Sestaccia, just over a kilometer to the north, where the remains of the castle are located. However, we know that in the mid-16th century there was still a fort here at the edge of the district of Siena. It was certainly one of the loveliest, most original and most significant fortresses of Berardenga territory; in 1422, the only castles in the countryside where Siena kept its soldiers were Casole and Sesta. The walls of Sesta are virtually original.

Villa a Sesta was the birthplace of Francesco Valenti Serini (1795-1872), a scholar of medicine and a keen botanist who created a collection, today conserved at the Museum of the Academy of Physiocritics in Siena, of about 2,000 terracotta pieces depicting various species of mushrooms.

Municipium

Modalità d'accesso

sempre aperto 

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Indirizzo

53019 Villa A Sesta SI, Italia
Municipium

Orario per il pubblico

1

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